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La psoriasi è una patologia infiammatoria cronica della pelle, oltre al piano fisico, può avere un impatto a livello psicologico e relazionale.
La psoriasi è una malattia infiammatoria, cronica, progressiva e non contagiosa della pelle. Tende a seguire un ciclo con fasi acute in seguito a stress, traumi, interventi chirurgici e in generale nei casi in cui l’organismo è debilitato, e fasi di remissione dove i sintomi sono ridotti.
Primi sintomi sono la pelle secca, macchie rosse, bruciore e prurito. La progressione della malattia porta alla manifestazione di placche di pelle molto desquamate rosse o bianche, localizzate principalmente su ginocchia, gomiti e cuoio capelluto. I sintomi della patologia possono variare da persona a persona, in base alla gravità e tipo di psoriasi.
Malattie di altri organi, come il cuore o i reni, sono considerate con grande serietà perché possono mettere a repentaglio la vita. Alla pelle, al contrario, non viene data talvolta molta importanza. Eppure, la pelle è l’organo che più direttamente contribuisce a definire l’immagine del corpo e a influenzare le interazioni sociali.
Cause
L’eziologia della psoriasi è sconosciuta, si ritiene che alla base ci sia una predisposizione genetica, ci sono però altri fattori ambientali che possono provocare la risposta infiammatoria come stress emotivi, traumi, infezioni, farmaci, obesità. Le modalità terapeutiche sono principalmente tre: trattamenti topici, trattamenti con radiazione UV e trattamenti sistemici. Come abbiamo detto inizialmente la psoriasi è una malattia cronica, ma con costanza e cura si riesce a mantenere sotto controllo e a prevenire a lungo le recidive.
Cosa fare quindi?
Uno dei fattori correlati all’infiammazione cronica è lo stress, può essere l’effetto scatenante oppure acuire i sintomi. Inoltre, le persone affette da psoriasi, a causa della loro condizione cutanea, possono sentirsi sotto pressione e a disagio, la psoriasi altera la normale condizione della pelle, provoca prurito e imbarazza nelle relazioni sociali, aumentando di fatto lo stress: si innesca quindi un circolo vizioso!
Dunque è fondamentale imparare a prevenire le condizioni di stress e ad adottare un approccio olistico considerando l’organismo come uno e unico nella sua interezza: occorre dare la giusta attenzione alla componente psicologica dedicandosi ad esempio alle pratiche della meditazione, come la mindfulness, allo yoga, e all’attività fisica regolare, praticare uno sport o semplicemente fare attività all’aria aperta aiutano a scaricare le tensioni e ovviamente prendersi cura della propria pelle. Questo richiede costanza ed impegno, ma invece di vivere questo aspetto come un dovere, bisognerebbe guardarlo da un altro punto di vista, ossia come la possibilità di dedicarsi alla cura del proprio corpo in maniera regolare.
L’uso di cosmetici naturali permette di alleviare la condizione cutanea e allo stesso tempo di concedersi una “coccola”, i trattamenti topici per le forme più lievi comprendono l’utilizzo di emollienti e idratanti in grado di mantenere la pelle idratata e evitare la desquamazione.
Un buon livello di idratazione conferisce alla pelle plasticità, elasticità ed è un’efficace difesa contro le aggressioni esterne. Secondo studi recenti il meccanismo essenziale di idratazione non è tanto apportare una maggiore quantità d’acqua alla pelle, quanto contribuire al mantenimento dell’equilibrio idrico tra le cellule. Questo equilibrio è regolato per oltre il 90% dalla quantità di lipidi presenti. Nel nostro articolo sulle proprietà della canapa avevamo evidenziato come l’olio di semi di canapa non sia considerato solo un emolliente, ma una sostanza funzionale per il suo contenuto elevato in acidi grassi polinsaturi che hanno un ruolo fondamentale nell’equilibrio delle membrane cellulare.
Il CBD (cannabidiolo) contenuto nella pianta di cannabis può essere utilizzato nei trattamenti per la psoriasi sfruttando le sue potenzialità antinfiammatorie e antipruriginose .
Ci sono inoltre molti estratti vegetali che aiutano a tenere sotto controllo la psoriasi come ad esempio l’iperico (Hypericum perforatum), grazie all’attività antinfiammatoria dell’iperforina, ma anche per il suo potere antipruriginoso.
Alla calendula (Calendula officinalis) sono riconosciute funzionalità emollienti, lenitive, rinfrescanti e riepitelizzanti. Oltre a migliorare l’elasticità e il trofismo cutaneo, la calendula è indicata proprio nel trattamento di infiammazioni, eczemi, per favorire e facilitare il processo di epitelizzazione. Grazie al suo contenuto di mucillagini, la Calendula svolge una specifica azione idratante, emolliente, filmogena e protettiva, inoltre l’estratto oleoso contiene fitosteroli e alcoli triterpenici con azione emolliente e riepitelizzante.
L’olio di carota (Daucus carota sativa) risulta efficace in caso di dermatiti, contiene provitamina A e beta carotene.
La camomilla (Matricaria recutita) viene utilizzata per le sue azioni antipruriginose, cicatrizzanti e disarrossanti, grazie al contenuto di flavonoidi a livello topico svolge un’azione antinfiammatoria.
Gli oli essenziali, opportunamente veicolati, possono svolgere azione antisettica e balsamica, come ad esempio tea tree, eucalipto e menta.
Bibliografia:
https://www.simg.it/Riviste/rivista_diseasemanagement/DM_Psoriasi.pdf
Dizionario di fitoterapia e piante medicinali- Erica Campanini – Tecniche nuove